
Eccomi..anzi eccoci. Primo post delLa Terza Scimmia. Ho scelto questo nome perchè credo non ci sia paragone migliore per descrivere l'attuale situazione dell'informazione italiana: mentre i cittadini seguono in gran parte, e spesso non consapevoli, l'esempio delle prime due scimmiette saggie, ovvero preferiscono non vedere e sentire niente, l'informazione (vedi alla voce giornalisti di stampa e tv, talk show, ecc) ha scelto l'esempio peggiore che si potesse scegliere, quello della terza scimmia. Ha scelto di non parlare, ha scelto di tapparsi la bocca. I più furbi per interesse, i meno furbi per puro servilismo, per il solo piacere di fare lo zerbino di questo o di quell'altro potere forte.
Raccontarvi che questo sarà un blog diverso dalle decine di migliaia di blog nati per portare avanti la battaglia contro la disinformazione? Impossibile. Lo scoprirete passo passo, anzi post post. Intanto voglio raccontarvi un episodio che mi ha spinto, tra i tanti, a creare questo blog.
Una sera, mentre sfogliavo la rassegna stampa alla ricerca di una notizia che avrebbe scosso il panorama politico persino dell'Uzbekistàn o del Turkmenistàn, e che ero sicuro di trovare nelle prime pagine di parecchi quotidiani, mi sono posto una domanda apparentemente banale: cosa accadrebbe in Paesi come Spagna o Francia se si venisse a sapere che il primo ministro ha dato istruzioni a funzionari altolocati dei servizi segreti di spiare in maniera illecita politici, magistrati e giornalisti a lui avversi e che ha poi posto sulla vicenda il segreto di stato così da impedire il regolare accertamento dei fatti in sede processuale? Be, suppongo sarebbe rimandato a casa a pedate e suppongo che l'opposizione di marcerebbe su per mesi. Ma potete dormire sonni tranquilli, in Italia non può accadere, e difatti non è accaduto. Chiedendomi quale fosse la differenza tra noi e loro, ho acceso quell'ingombrante scatola nera che staziona nel mio soggiorno, e sintonizzandola sulla prima rete del servizio pubblico italiano, mi sono imbattuto nel telegiornale delle ore 20 e ho avuto la migliore delle risposte possibili al mio dilemma. Titoli: "Berlusconi scrive al Papa: siamo vicini ai valori cristiani, grazie per vicinanza dopo l'aggressione". Che per valori intendesse quelli depositati nei conti svizzeri? Non ci è dato saperlo. Ed ancora "Affondo di Di Pietro: liberarsi dal diavolo; critiche da maggioranza e opposizione". Stucchevole che non abbiano sentito necessità di specificare chi fosse il diavolo in questione. Dal terzo titolo in poi il tg1 passa a quel genere di notizie che neanche nello slide delle mobile-tv dedicate al trasporto pubblico: di seguito "assalto ai treni dopo lo stop", "in Liguria uomo inghiottito da un torrente", "Pio XII, Vaticano riporta il sereno", "Auguri via SMS sempre più di moda, regole di bon ton".
Perbacco, mi son detto, ecco perchè in Italia non è successo niente! Il direttorissimo (così ama chiamarlo il suo Capo al telefono) del più importante telegiornale nazionale si occupa di bon ton negli sms natalizi quando invece farebbe bene ad imparare il bon ton per rispondere alle telefonate del Capo, che richiede un nuovo editoriale su misura. Ve lo immaginate? "Benvenuti nel servizio clienti del TG1: per prenotare un editoriale premere 1, per trasformare una prescrizione in assoluzione premere 2, se invece volete fare pressioni sull'Agcom per far chiudere i programmi d'informazione digitare cancelletto.."
Credo sia l'unico caso in qui la scimmietta in questione avrebbe fatto meglio a tenere la bocca chiusa, almeno al telefono.
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